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Telegram raddoppia
Oltre al ben noto sistema di messaging, che ha superato quota 100 milioni di utenti, Telegram ha annunciato questa settimana Telegraph, una piattaforma di pubblicazione di contenuti (o microblogging), davvero particolare: non richiede un account.Una vera raritá: un servizio online che NON richiede un account, una registrazione, nemmeno una mail.
É sufficiente aprire http://telegra.ph e si é giá in grado di scrivere un post, come ho fatto io.
Ogni post ha un formato preciso (url+titolo+data) che é univocamente definito, per ogni post.
L’editor é essenziale ma permette l’embed di video da Youtube o Vimeo, tweet e immagini.
Il pulsante “Publish” rende immediatamente disponibile online il post.
C’é un trucco, ovviamente 🙂
Il post é modificabile (all’infinito) da chi l’ha scritto se e solo se fatto dallo stesso computer e dallo stesso browser: l’account, se così possiamo chiamarlo, sta nei cookie che vengono memorizzati sul nostro computer.
Cancellati i cookie o passati su un altro computer… non si potrá mai piú modificare il post.
Esauriti i dettagli tecnici, a cosa puó servire un blog “usa e getta” come Telegraph?
In un momento come questo, in cui si confrontano movimenti per la libertá di comunicazione e l’esigenza di controllare chi scriva (soprattutto se si superino i confini della legalitá), come si pone Telegraph?
Dará forse un (ulteriore) strumento a chi vuole scrivere falsitá, pubblicare notizie diffamatorie e cavolate varie?
Non é ancora dato saperlo, é sicuramente troppo presto per saperlo… Telegraph é da tenere d’occhio.
Microsoft+Linkedin
Lo scorso 13 giugno, Microsoft ha annunciato l’acquisizione di Linkedin per circa 26 miliardi di dollari, battendo l’offerta di SalesForce.com.
Perchè Linkedin? Perchè con 433 milioni di iscritti (di cui 2 milioni paganti) è la più importante realtà per il mondo del lavoro e per i professionisti.
L’acquisizione è al momento bloccata dalla UE per via di un plug-in di Outlook che consentirebbe (già da ora) di ottenere informazioni dagli utenti (più di un miliardo di utenti Office nel mondo) sulle abitudini professionali e sull’uso delle mail e così via come riferiscono diverse fonti.
La risposta di Microsoft potrebbe essere quella di aprire anche a terze parti…
Apple e le foreste irlandesi
Sembra la sceneggiatura di un film, invece é una normale storia di investimenti: Apple ha in progetto di costruire un datacenter in uuna foresta irlandese (valore del progetto: un miliardo di dollari) ed é bloccata da… tre tostissimi rilandesi!
Fonte: Independent.ie
Potrebbe forse essere una storia simile a quella di Obelix, la strenua difesa da parte di pochi cittadini di Athenry contro un progetto molto innovativo che il resto della comunità (ed il governo stesso) vorrebbero.
Uno scontro interessante da seguire e che va a toccare temi (in primis le agevolazioni fiscali alle multinazionali da parte del governo irlandese) molto attuali.
Questo articolo dell’Independent irlandese spiega nel dettaglio tutto il data center e le potenzialità della struttura.
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